Se la stimolazione tattile è essenziale nel processo di apprendimento dell’uomo, lo è ancor più̀ per gli animali.
Ispirato al bosco tattile di Bruno Munari, che sosteneva la necessità di aiutare i bambini a crescere sviluppando tutti i sensi, così da non far perdere loro il senso della vita, il Giardino Tattile invita il visitatore a riflettere sulla necessità di ripensare lo spazio domestico, rendendolo più a misura di cane e gatto. Una casa più attenta alle caratteristiche specie-specifiche dell’animale, ai suoi bisogni, che favorisca l’adattamento in un ambiente costruito e molto diverso dal suo habitat naturale.
Il Giardino Tattile si compone di 4 sezioni realizzate con materiali tattili che favoriscono un maggiore coinvolgimento dei sensi, con superfici studiate per arricchire l’esperienza percettiva e conoscitiva degli animali.
Tre le sezioni dedicate al gatto, alla sua curiosità e alle dimensioni cinestesica, ludica e zenitale che contraddistinguono molti dei suoi comportamenti, come arrampicarsi, scalare, salire, graffiare- marcare, guardare inosservato, e naturalmente, trovare un rifugio lontano dal caos.
Al centro dell’installazione troviamo la quarta sezione, i “meandri”, dei sofà giganti dalle forme organiche, dove uomo e cane possono stendersi insieme a terra e rafforzare la loro relazione attraverso rituali di prossimità, affezione e affiliazione, condividendo spazi e risorse.
Un luogo di convivenza dove l’uomo accoglie il punto di vista dell’animale, tendendo a assumere una posizione meno antropocentrica, più attenta ai bisogni dell’altro e alla sua alterità.
Progetto commissionato e prodotto da Quattrozampeinfiera, Bologna Fiere
presso:
Galleria Antonia Jannone, Milano
Fabbrica del Vapore, Milano con il sostegno di Milano Makers
Installazione progettata da Amelia Valletta e Marco Maggioni
@humananimaldesign #humananimaldesign #giardinotattile